TEEN COACHING

I percorsi con gli adolescenti hanno una durata di 60 minuti circa ad incontro, per una durata complessiva che può variare in base ai risultati, con un minimo di 8 sessioni. Le sessioni si svolgono preferibilmente in presenza presso lo Spazio Theta in via G. C. Procaccini 23, a Milano (la zona è comodissima con i mezzi). Per coloro che lo desiderano è possibile fare gli incontri anche online. È consigliabile, però, fare in presenza almeno l’incontro conoscitivo e l’incontro finale.

Se i ragazzi sono minorenni, è necessaria l’autorizzazione da parte dei genitori ed è previsto un incontro anche con loro.

Sulla base del bisogno e del motivo che spinge ad intraprendere un percorso di coaching, verranno strutturate le sessioni, a partire dal modello E.T. Coaching Model, illustrato nel menù Metodologia.

Oltre agli elementi inseriti nel modello, è possibile affrontare temi, strettamente interconnessi con il modello stesso, quali:

  • La gestione dell’ansia
  • La metodologia di studio, come riattivare la motivazione e disattivare il ciclo vizioso dell’insuccesso scolastico
  • I propri stili di apprendimento
  • Sentirsi tristi e disillusi
  • La mancanza di speranza sul futuro
  • Come sviluppare fiducia in sé
  • Gli stili esplicativi: ottimisti e pessimisti
  • Come diventare eccellenti in qualcosa: iniziare a impostare un progetto di vita

Quali sono i benefici per i ragazzi che affrontano il percorso? 

  • Migliora l’autostima
  • Aiuta a conoscersi più a fondo: sviluppa Autoconsapevolezza, il maggior acceleratore di crescita
  • Infonde sicurezza nel gestire i rapporti con la famiglia e nei confronti con i pari
  • Allena a sviluppare le potenzialità.
  • Aiuta a trovare un significato al proprio progetto di vita
  • Stimola le diverse intelligenze
  • Allena l’intelligenza emotiva
  • Accende la passione verso attività che possono portare gratificazione: arte, sport, danza, teatro, scrittura, studio.
  • Aiuta ad avere un dialogo interiore positivo

Cosa dicono i ragazzi che frequentano i percorsi?

  • Grazie per avermi fatto conoscere i miei difetti e i miei pregi, questa esperienza mi ha fatto capire che parlare di sé stessi a qualcuno (anche estraneo) sia una cosa ottima per l’autostima.
  • Questa esperienza la rifarei altre mille volte perché mi è piaciuta molto perché ho imparato molto sia su di me che anche nell’esprimermi meglio.
  • Mi è piaciuto molto e grazie perché ora riesco a studiare un po’ prima e non ridurmi all’ ultimo.
  • La ringrazio per aver saputo aiutarmi, e avermi ascoltato senza giudicare e aiutato a superare le mie difficoltà e a scoprire alcune cose di me che non sapevo e a provare a esprimermi meglio.
  • Grazie per avermi capita e ascoltata, non sono mai riuscita a trovare persone che siano riuscite capirmi al 100%.

PARENT & FAMILY COACHING

I percorsi con genitori o con la famiglia, in ottica sistemica, hanno una durata di 60 minuti circa ad incontro, per una durata complessiva che può variare in base ai risultati, con un minimo di 4 sessioni. Le sessioni si svolgono preferibilmente in presenza presso lo Spazio Theta in via G. C. Procaccini 23, a Milano (la zona è comodissima con i mezzi). Per coloro che lo desiderano è possibile fare gli incontri anche online. È consigliabile però fare in presenza almeno l’incontro conoscitivo.

Ciò che spinge un genitore a rivolgersi ad un Coach è in genere uno stato di insoddisfazione, preoccupazione e scoramento diffuso. Molto spesso diamo la colpa ai nostri figli; si isolano, non parlano, non studiano, frequentano compagnie poco raccomandabili, non ci ascoltano, rispondono in modo distaccato e infastidito…potrei andare avanti…

Il lavoro più difficile e quello su di sé. E in questo caso parte dalle domande: “Che genitore sono? Che genitore voglio essere? Cosa non sta funzionando? Come posso agire diversamente?

Per chi ha il coraggio e la forza di partire da queste domande, ciò che si apre è la possibilità di nuovi modi di agire la propria genitorialità e l’attivarsi, in famiglia, di nuove dinamiche relazionali.

Se la necessità è di uno dei due genitori, i percorsi potranno essere individuali e in tal caso, il lavoro svolto, sarà sulla persona e sul proprio modo di agire la genitorialità.

Nel caso in cui i genitori abbiamo il desiderio di lavorare sul sistema famiglia, gli incontri potranno essere in coppia, individuali, con il coinvolgimento anche del figlio/a o figli.

Ai genitori verranno proposti esercizi di autoriflessione, autovalutazioni individuali che possono essere, nel caso del Parent Coaching, condivise poi in coppia; esercizi di allenamento tra una sessione e l’altra.

Ad inizio percorso verrà condiviso un obiettivo, verranno analizzati gli elementi e i fattori che determinano attualmente l’inefficacia dell’agire il proprio essere genitore, verranno identificati nuovi comportamenti da sperimentare e allenare e verrà definito un piano d’azione, monitorato di volta in volta. Le azioni che avranno efficacia verranno allenate, quelle che non avranno risultati positivi saranno sostituite. I genitori saranno accompagnati in questo cammino di scoperta e di rivelazione.

 

Di seguito i temi su cui è possibile lavorare:

  • Lo stile genitoriale
  • Lo stile esplicativo: ottimista/pessimista
  • La gestione della comunicazione
  • Permessi, divieti, punizioni e premi
  • Come le emozioni influiscono nelle relazioni in famiglia
  • Che modello di adulto voglio essere?
  • Essere severi o permissivi oggi?
  • Come contrastare l’impatto dei modelli offerti dai media

COACHING SCOLASTICO

Il Coach è un profilo professionale che nasce in ambito sportivo. Negli anni ha trovato applicazione anche in ambito aziendale e moltissime sono le organizzazioni che si rivolgono a questa figura per intraprendere percorsi di miglioramento con i propri dipendenti, in particolare manager e dirigenti. 

Le scuole hanno iniziato a conoscere il coaching forse grazie ai progetti finanziati dal PNRR dal 2022, finalizzati al recupero della dispersione scolastica.

Ho partecipato attivamente nel corso del 2023/2024 alla costruzione di progetti di “Mentoring, orientamento e coaching motivazionale” all’interno di due Istituti milanesi: Pier Paolo Pasolini, Scuola superiore di secondo grado; e l’Istituto Fermi di San Giuliano Milanese, scuola secondaria di primo grado.

È nato il mio progetto “Empowering: scopri i tuoi colori”, con il quale intendo accompagnare i ragazzi nella scoperta delle proprie ricchezze, al fine di alimentare motivazione, energia ed entusiasmo, tutti elementi fondamentali per un buon successo scolastico e professionale.

Il percorso ha durata variabile, a seconda delle disponibilità degli Istituti scolastici, può variare tra i 10 e i 15 incontri circa, per ragazzo. La metodologia è quella descritta nel menù apposito e parte dalla costruzione del proprio “Stemma” per scoprire insieme tutte le caratteristiche vitali e uniche della persona. I principi sottostanti al mio lavoro sono due:

  • Solo alimentando una buona fiducia in sé, attraverso la scoperta di tutti i “colori” di cui siamo fatti, le nostre capacità nascoste e non riconosciute, le potenzialità da allenare e le passioni che ci forniscono energia, è possibile arrivare ad una buona autostima che consente di avere risultati nello studio così come nel lavoro. (riferimenti teorici, Bandura e Seligman)
  • Solo associando emozioni positive alle azioni che compiamo (nel caso dei ragazzi, lo studio, ad esempio), riusciremo a creare memorie stabili positive potenzianti. (riferimenti alle neuroscienze, in particolare in Italia, mi preme citare la Prof.ssa Daniela Lucangeli, neuroscienziata).

Accanto al percorso individuale è possibile organizzare percorsi con Gruppi Classe.

I percorsi di classe hanno una durata di 3 incontri da 2 ore ciascuna e possono essere focalizzati sia sullo sviluppo e scoperta delle potenzialità, all’interno di una dimensione di confronto con gli altri, sia su diversi temi condivisi con la Scuola e i Professori e utili in un determinato momento di vita del gruppo. Alcuni esempi:

  • Mi conosco, ti conosco: il potere della condivisione
  • Comunicare con tutti i sensi
  • Gestire i conflitti e le emozioni
  • L’accoglienza della diversità come ricchezza 
  • Le Soft Skills in azione (OMS)
  • Motivare alle discipline: a cosa servono?

Come AICP (Associazione Italiana Coach Professionisti), sono membro del Tavolo di Ricerca sul coaching a scuola che si pone l’obiettivo di analizzare e raccogliere le esperienze che stanno emergendo sul territorio per proporre progettualità sistemiche all’interno delle Scuole.

ORIENTAMENTO

“L’uomo è destinato ad essere un successo e il mondo è destinato ad accogliere questo successo” (Faure E. – a cura di- Rapporto sulle strategie dell’educazione Armando- Unesco- Roma- 1973).

L’orientamento non deve spiegare COSA FARE ma COME FARE.

Lavorare sull’Orientamento nelle scuole, significa diffondere una cultura della vita:

“Una cultura che ti insegna ad amare e proteggere la vita, ad aumentarla, a farla fiorire. Una cultura che metta la vita al centro, che la esalti: che ascolti l’istinto, che protegga la salute, che celebri l’amore, che valorizzi il piacere, che incoraggi l’espressione artistica e la connessione con la natura. Una cultura che ci inviti a fare delle nostre vite e delle nostre relazioni con tutti gli esseri viventi, delle opere d’arte.”

(Rolando Toro Araneda)

 

Troppo spesso, ancora, l’Orientamento nelle scuole è condotto a scopo informativo: vengono presentati gli indirizzi, gli Istituti, vengono organizzate uscite e visite.

Poco tempo viene dedicato ad un percorso di scoperta del proprio progetto di vita che deve essere accompagnato nel tempo e non relegato agli ultimi anni dei percorsi nel momento del passaggio da un ciclo all’altro.

A tale proposito, come Orientatrice Asnor, iscritta al registro Orientatori, lavoro con le classi e con i ragazzi per favorire e aumentare la consapevolezza per poter effettuare scelte non condizionate e autentiche.

Il Percorso di Orientamento con le classi ha una durata di 3 incontri di 2 ore ciascuna in forma laboratoriale esperienziale, ed è suddiviso nei seguenti step:

  • Incontro 1: Chi sono, quali sono le mie caratteristiche distintive. Attraverso giochi, confronto con i compagni, i partecipanti acquisiranno conoscenza di sé, attraverso lo scambio e la relazione.
  • Incontro 2: Quali sono i miei interessi, le professioni che mi incuriosiscono e come guardarli nella prospettiva di una scelta di vita. Durante il laboratorio ciascuno approfondirà l’analisi delle figure professionali di interesse, anche alla luce di quanto emerso nel primo incontro. Ai ragazzi verrà poi assegnato il compito di approfondire a casa, tramite interviste o ricerche, la professione scelta.
  • Incontro 3: Conoscere i percorsi scolastici, le Scuole superiori e le Università.

Agli incontri individuali si associano poi almeno due incontri individuali per ciascun allievo in cui mettere a terra il proprio progetto. Nel primo incontro viene somministrato un test di orientamento e nel secondo incontro si raccoglie il feedback complessivo.

Per ciascun allievo verrà dato un report riepilogativo di quanto emerso.

Ricordo che già nel 1970 si era intuito che nel termine ORIENTARE risiede la “capacità di porre l’individuo in grado di prendere coscienza di sé e di progredire, con i suoi studi e la professione, in relazione alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice scopo di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona”.

LIFE COACHING

Lavorando con le persone, mi accorgo che spesso che noi adulti rispecchiamo molte delle problematiche e delle criticità che vivono loro: dipendenza dalla tecnologia, stress, ansia, mancanza di autostima, mancanza di visione su un futuro più autentico, disorganizzazione nella gestione del proprio tempo, insoddisfazione generale.

Mi sono sempre domandata, da quando sono diventata mamma, cosa dovevo migliorare per dare a mia figlia un esempio positivo. Questo non significa annullare le proprie fragilità e insicurezza, o i propri dolori; significa raggiungere un livello di consapevolezza (per il quale non basta il lavoro di una vita!) per essere prima di tutto grati e in pienezza, rispetto alle proprie scelte! Solo così sapremo essere adulti autentici, affidabili e di riferimento.

Per coloro che hanno il desiderio, non solo come genitori ma come adulti in generale, di scoprire come migliorare aspetti della propria vita, vi invito a sperimentare con me e a scoprire come farlo!

 

PROGETTI TEMATICI PER LE SCUOLE

I seguenti percorso possono essere erogati con il Gruppo Classe e possono avere una durata di 1 o due incontri.

OVER THE MUSIC.Dai Rolling Stones a Tony Effe e Anna Pepe: cosa insegna la musica.

Prendendo spunto dai testi musicali, da quelli del secolo scorso a quelli più attuali, l’intervento vuole essere un momento di confronto con i ragazzi su quali sono i valori che la musica veicola, in quali loro si sentono rappresentati e quali sono invece i valori che sentono distanti.Lavorando con gli adolescenti scopriamo che il tema dei valori è spesso trascurato, ma fondamentale. Attraverso i valori i ragazzi capiscono CHI vogliono diventare, al di là di COSA faranno. I valori sono la spinta a essere e di conseguenza a fare. La musica ha tanto da insegnare e da veicolare, anche se all’oggi sembra che i modelli siano profondamente cambiati e non sempre in meglio. Aiutarli a riflettere su questi temi è all’oggi di estrema importanza.

SIAMO FATTI DI PIXEL: una riflessione sull’uso delle immagini e su cosa comunicano di noi.

All’oggi viene fatto un uso inconsapevole di foto e immagini pubblicate sui social senza consapevolezza di quale comunicazione si sta inviando e quali siano i valori sottostanti.

Troppo spesso, nel nostro lavoro, vediamo foto di ragazze esibire il proprio corpo online senza il pensiero delle conseguenze. Se è vero che il cervello adolescente non è ancora arrivato a piena maturazione negli anni del Liceo, e non considera abitualmente i rischi e le derive, è bene sin d’ora accompagnare i ragazzi in queste riflessioni, prima che si trovino imprigionati in maschere che non gli appartengono.

Attraverso un lavoro sulle immagini, accompagneremo i ragazzi a esplorare il proprio sé e a capire in che modo e cosa voler comunicare, ciascuno in base alla propria individualità e unicità!

INSIDEOUT 4.0. Le emozioni che ci salvano.

Una delle cose che ci sorprende e che rileviamo nelle interazioni con i ragazzi è la poca dimestichezza con l’infinita sfumatura delle emozioni. Il cinema ha restituito un piccolo spaccato delle principali emozioni che ci abitano, ma l’universo è infinito! Saper dare il giusto nome alle emozioni aiuta i ragazzi, ma anche noi adulti, ad uscire dall’angolo in cui spesso si trovano, sommersi dall’ansia, dell’angoscia e dal terrore del futuro. Saper riconoscere che siamo in uno stato di apprensione, piuttosto che siamo già precipitati nella depressione è enormemente differente ed ha impatti diversi sull’agire e sullo stato d’animo.

L’intervento, in forma coinvolgente, vuole “allargare” il raggio d’azione e far intravedere la ricchezza di sfumature di cui siamo abitati come esseri umani e la possibilità di gestire le proprie emozioni al meglio.

Express Yourself: Laboratorio Creativo di Espressione Artistica.

Il programma incoraggia gli studenti a esprimersi attraverso l’arte e la musica per potenziare la  creatività, la fiducia in sé stessi e il benessere emotivo. L’Esigenza di gestire lo stress e l’ansia legati alla scuola ed alle relazioni sociali, trova realizzazione esprimendo sé stessi attraverso l’arte e la musica in un ambiente positivo e supportivo. Aumenta così la fiducia in sé stessi e la consapevolezza delle proprie capacità creative. Sperimentando una crescita personale significativa, si acquisisce consapevolezza, capacità di problem solving e resilienza di fronte alle sfide.